Minestra indivia, riso e fagioli cannellini

Guida alla preparazione

Una minestra di quelle di una volta, semplice, che racchiude i profumi dell’amata terra, sana e salutare, con il pizzico d’amaro tipico delle indivie, diffuse nella regione mediterranea. Una pianta l'indivia conosciuta fin dai tempi dell’antica Roma, e che i romani chiamavano Intybus. Poi Linneo, medico a naturalista svedese vissuto nel '700 le attribuì il nome di specie Intybus. Fu poi classificata come Cichorium indivia. Ne esistono diverse varietà, che vanno dalla indivia scarola a quella belga. In questo caso parliamo della indivia ricciuta (Cichorium endivia crispum), comunemente conosciuta come indivia riccia, leggera e rinfrescante, ricca di vitamine C e B9 e di potassio, apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà toniche, depurative e diuretiche

Tempo di cottura: 30 - 40 minuti

Porzioni: a piacere

Ingredienti: 1 o più cespi di indivia riccia; 100 g di fagioli cannellini già ammollati, cotti e scolati; 1 pugnetto di riso a persona, più uno per la pentola; Sale e pepe a piacere; Poco olio e.v.o. e/o strutto q.b.; Dadolata di pancetta magra stagionata equivalente a 1/2 o 1 fetta; Un paio di cotiche stagionate di prosciutto di maiale (fatevene dare dal salumaio); Le foglie di due costole di sedano; 1 piccolo cipollotto;

Fase 1

Nella pentola mettete un po’ di olio e un po’ di strutto e fatevi dorare lo scalogno, la dadolata di pancetta e le cotiche; aggiungete le foglie di sedano, e fate appassire; poi l’indivia lavata, scolata e tagliuzzata, e i fagioli.

Fate imbiondire il cipollotto e dorare la pancetta

Fase 2

Salatete, fate asciugare l’acqua di vegetazione ed aggiungete abbondante acqua calda, incoperchiate a metà e fate cuocere a fuoco allegro finché le cotiche saranno tenere.

Aggiungete l'indivia...

Fase 3

Se necessario aggiungete altra acqua calda (dipende se vorrete una minestra più o meno brodosa), e quando torna a bollire gettatevi il riso e portate a cottura.

Ed i cannellini già cotti

Fase 4

Impiattate, pepate con pepe di mulinello e servite fumante, eventualmente con un “giro” di olio a crudo. Volendo potete anche aggiungere del parmigiano o grana o metà grana e metà pecorino.

Fumante, pronta ad andare in tavola...

Note

Ovviamente non è d'obbligo l'uso dei cannellini. Potete usare anche ogni altro tipo di fagiolo, e anche quelli freschi.

Quando acquistate del parmigiano o del grana, fatevi dare anche la crosta che, ricordate, può sempre tornare utile. Sono molte le diverse minestre o zuppe che possono essere arricchite con una crosta, e questa è una di quelle. Ricordate solo che dovrete grattarla bene con la lama liscia di un coltellino, ed aggiungetela all’inizio, in modo che abbia il tempo di ammorbidirsi.

Cosa beviamo

Il sapore amarognolo della portata non richiede abbinamenti enologici.

# Galleria fotografica

Fate imbiondire il cipollotto e dorare la pancetta Aggiungete l'indivia... E i cannellini già cotti Fumante, pronta ad andare in tavola...

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