Antica. Sciroppi: "Vino" di fiori di Sambuco

Bevande e profumi da riscoprire, grazie al grande orto della natura...

Miscelato in acqua dà una bevanda fragrante, al palato morbida e fresca, praticamente annullata la componente alcoolica e mai aspra, grazie ad una straordinaria alchimia. Dalla sapienza degli antichi un nettare da gustare nei mesi più caldi con qualche cubetto di ghiaccio... 

Ingredienti: sambuco, infiorescenze ad ombrello, 20; buon vino bianco secco o amabile, 1 litro; aceto di vino bianco, di qualità, 1 litro; limoni interi non trattati, 3 medio-grandi; zucchero semolato, 3 kg

Fase 1

Versiamo in un barattolo molto capiente con tappo il litro d'aceto di vino bianco, e il litro di vino, sempre bianco e di buona qualità.

In un grande barattolo con tappo versiamo il vino bianco di qualità

Fase 2

Aggiungiamo gli ombrelli di fiori di sambuco cui avremo sommariamente tolto parte dello stelo portante, e i 3 chili di zucchero. Tagliamo a pezzi non troppo grandi i limoni interi, priviamoli dei semi ed uniamoli nel barattolo. Mescoliamo con cura e tappiamo.

Infine aggiungiamo i limoni a pezzi privati dei semi. Mescoliamo bene, tappiamo...

Fase 3

Lasciamo maturare per 5 giorni, mescolando bene almeno un paio di volte al giorno per far sciogliere completamente lo zucchero.

...E lasciamo maturare per 5 giorni, mescolando almeno due volte al giorno

Fase 4

Al termine dei 5 giorni filtriamo bene attraverso un colino a maglia fine lo sciroppo ottenuto. Imbottigliamo e tappiamo. Conserviamo in luogo buio e fresco.

Una straordinaria alchimia farà sì che dal nettare ottenuto scompaia ogni traccia di componente acetata, e che risulti praticamente nulla la componente alcoolica del vino. Versatene un dito in un bicchiere, e diluite con acqua fresca o ghiacciata. Fantastico!

Imbottigliamo e tappiamo. Conserviamo in luogo fresco e buio

Note

Importante: documentatevi prima di raccogliere il sambuco. I fiori da raccogliere sono quelli del Sambucus Nigra o del Sambucus Racemosa. Non quelli del Sambucus Ebulus perché sono tossici. Tutte le parti delle specie di sambuco inoltre sono tossiche, ad eccezione dei fiori e delle bacche delle due specie già citate.

Curiosità: il sambuco tra favola, leggenda e credenze popolari

Sambuco, dal greco “actéa” che richiama la voce di “nutrimento”, forse perché delle bacche di questa pianta si cibavano gli uomini, quando ancora non si coltivavano i cereali e ci si nutriva dei frutti degli alberi.

Le sue "radici" nell'Europa nordica

Fra i Germani lo si chiamava “Holunder”, che significa “albero di Holda”. Holda era una fata del folklore germanico medioevale raffigurata come una giovane donna benigna dai lunghi capelli d’oro: abitava nei sambuchi che si trovavano nei pressi delle acque di fiumi e laghi.

I contadini tedeschi rispettavano a tal punto il sambuco che incontrandolo per i campi si levavano il cappello. Non osavano sradicarlo, e se volevano tagliarne un ramo si inginocchiavano davanti alla pianta con le mani giunte pregando: “Frau Holda, dammi un poco del tuo legno, e io quando crescerò ti darò qualcosa di mio”.

Intorno alle fortezze e ai monasteri si piantavano sambuchi perché si diceva proteggessero case, orti, bestiame e abitanti da serpi, mali e malie, abitudine riscontrata anche in Bretagna, Russia e Danimarca dove erano considerati protettori della famiglia.

In Svezia, le donne incinte li baciavano per avere una buona gravidanza. Si diceva anche che i ferri di cavallo strofinati con le sue foglie non arrugginissero. In Serbia e in Ucraina se ne portava un bastone alle nozze come segno bene augurante. Il sambuco aveva anche proprietà divinatorie: se in estate i suoi fiori erano gialli o di color ruggine, annunciavano un nuovo figlio. Un’infiorescenza piccola e sottile indicava un anno di siccità; se invece era grassa e robusta preludeva a un buon raccolto.

Talvolta questa pianta ha anche una valenza negativa: in Inghilterra bruciare il sambuco porta il diavolo in casa.

Si sosteneva anche che il forte odore dei suoi fiori e delle foglie provocasse malesseri o addirittura la morte. Si diceva perfino che non si trattava di un alberello qualsiasi, ma addirittura di una strega nelle sembianze di una pianta.

Miti e leggende

Esiste una credenza contadina secondo la quale Giuda si sarebbe impiccato ad un albero di sambuco: da allora le sue bacche diventarono così amare da non poter essere mangiate. Tra i germani si favoleggiava che non soltanto Holda abitasse la pianta, ma anche i coboldi (folletti) che ne prediligevano il midollo. Gli elfi invece si rifugiavano tra i suoi cespugli. Nelle leggende germaniche il flauto magico era un ramoscello di sambuco svuotato del midollo, che si doveva tagliare in un luogo dove non si potesse udire il canto del gallo che lo avrebbe reso roco: i suoni che se ne traevano proteggevano dai sortilegi, come testimonia l’opera di Mozart “Il Flauto Magico” (Tratto da icponte.gov.it).

Mia nonna quasi sotto al pergolato ne aveva uno robusto e rigoglioso: non dimenticherò mai quanto ho giocato coi suoi fiori da bambina, facendone decorazioni per torte d'argilla, già cuochina in erba, e con le sue bacche, che per me erano grappoli d'uva da vendere in un mercato immaginario...

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# Galleria fotografica

Magnifica raccolta di fiori di Sambuco Nigra Il giusto grado di fioritura: appena sbocciati In un grande barattolo con tappo versiamo il vino bianco di qualità E poi del buon aceto di vino, sempre bianco Quindi inseriamo le infiorescenze ad ombrello Poi lo zucchero semolato... Infine aggiungiamo i limoni a pezzi privati dei semi. Mescoliamo bene, tappiamo ... ...E lasciamo maturare per 5 giorni, mescolando almeno due volte al giorno Trascorso il periodo filtriamo Ambrato, denso e profumatissimo... Imbottigliamo e tappiamo. Conserviamo in luogo fresco e buio Ne basta un dito in un bicchiere d'acqua Una bevanda che sa di nonne e vecchi merletti... Una magica alchimia ... e scompare l'aspro dell'aceto e l'alcool del vino Densa di profumi, morbida e fresca al palato: riscopriamo i fiori di sambuco... Sambucus Nigra (foto web gevcurone.it)

# Ricette affini