Vintage: avocado al cucchiaio

Vintage: avocado in the spoon

Per uno spuntino salutare, o per accompagnare un piatto di crostacei o di pesci. Era il modo più semplice di gustare questo frutto esotico qualche decennio fa, quando  le importazioni ebbero nuovo impulso, e gli italiani scoprirono che la frutta esotica era anche altro, e non solo banane ed ananas.  L'avocado fece da apripista all'arrivo che poi seguì di frutti come la papaya, il lime, il mango, il kumquat (mandarino cinese), il litchi.

Porzioni: 4

Ingredienti solo indicativamente, per 2 avocado: 2 limoni medi; 2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva; 2 prese di sale fino; pepe nero macinato al momento, a piacere

Il modo più semplice, e divertente

...è mettere a tavola olio, sale, pepe e limone, condire lì per lì l'avocado e rinnovare il condimento mano a mano che col cucchiaio si "scava" la polpa fino alla buccia.

Ma se vogliamo coccolarci e coccolare, serviamolo in maniera elegante con sufficiente salsa per condire anche delle code di gamberi grigliati. Ma ricordiamoci che stiamo gustando "il frutto non frutto" per eccellenza: dagli antichi aztechi, a noi...

Fase 1

Lasciamo i frutti fuori dal frigo. Devono essere a temperatura ambiente. Intanto in una ciotola versiamo nelle dosi a piacere, sale fino, succo di limone, olio extravergine di oliva e pepe nero. Emulsioniamo fino ad ottenere una salsina lucida.

Ed emulsioniamo per bene

Fase 2

Incidiamo la polpa fino al nocciolo lungo tutto il frutto. Quindi per aprirlo ruotiamo nei due sensi l'uno contrario all'altro, le due metà. Estraiamo da una delle due metà il nocciolo.

Non resta che togliere il nocciolo...

Fase 3

Senza forare la buccia pratichiamo nella polpa delle incisioni a rombo per facilitare la distribuzione del condimento.

Ed incidere a rombi la polpa, senza bucare la buccia: la salsa si distribuirà meglio

Fase 4

Versiamo la salsina in ciotoline individuali. Disponiamo su ogni piatto una o due metà di avocado, e la ciotolina, lasciando che ogni commensale provveda a condire secondo gusti sia il suo avocado che i suoi crostacei o pesci.

possiamo condire noi, o lasciare che ognuno lo faccia da sé, con salsa sufficiente anche per crostacei o pesci

Note

Assicuratevi che gli avocado siano maturi al punto giusto: in caso contrario oltre ad avere meno sapore, sarebbe più difficile scavarne la polpa.

L'avocado è un frutto molto grasso, quindi nel dosare gli ingredienti della salsa, lesinate con l'olio e abbondate (senza esagerare) col limone.

Curiosità: Avocado, il burro dei marinai

La specie "Persea americana" è originaria di una vasta zona geografica che si estende dalle montagne centrali ed occidentali del Messico, attraverso il Guatemala fino alle coste dell'Oceano Pacifico nell'America centrale, anche se già in epoca precolombiana si era diffusa in coltivazione in altri paesi dell’America tropicale. Oggi i maggiori paesi produttori sono nell'ordine Messico, Repubblica Dominicana, Colombia, Perù, Indonesia, Kenya, Stati Uniti, Cile e Brasile; in Italia da poco tempo è coltivato in Sicilia ed in Sardegna.

Le popolazioni native dell'America centro-meridionale coltivavano avocado da 8000 anni prima di Cristo e scelsero per indicarne il frutto un nome che ne evocasse la forma, lo chiamarono infatti: ahuacatl, parola poi semplificata in aguacate, che in lingua Nahuatl significa “testicolo”, e per questo veniva considerato un frutto propiziatorio di fertilità.

L'esemplare maturo ha una polpa cremosa caratterizzata da un alto contenuto in grassi: 100 grammi di un avocado maturo contengono mediamente 8 grammi di carboidrati e 10-20 grammi di lipidi, ma la percentuale di questi, principalmente monoinsaturi, può arrivare anche al 30 per cento in alcune varietà. Il valore energetico di un chilo di frutti è di 2650 calorie, il che lo rende il primo nel mondo vegetale per tale valore che supera quello delle olive.

Per questo motivo nel ‘700 veniva utilizzato su molte navi come sostituto del burro, spalmato sulle gallette, e chiamato per questo il “ burro del marinaio”.

In cucina il suo impiego più famoso è quale ingrediente principale della salsa Guacamole. L'avocado infatti non va considerato come un frutto da consumare a fine pasto, ma come parte integrante o accompagnamento di pietanze salate, come antipasti, sfizi, salse e insalate, o da mangiare così come era in origine l'antichissima salsa Guacamole: polpa condita quasi come abbiano fatto noi, con succo di lime e sale.

Attenzione, sono tossici per gli animali: sembra che foglie, corteccia, frutti e semi dell'avocado possano essere dannosi per vari animali: gatti, cani, bovini, capre, conigli, ratti, cavie, uccelli, pesci e cavalli possono subire gravi danni (o addirittura morire) se li consumano. La totalità della pianta di avocado contiene infatti un derivato acido grasso tossicochiamato persina, in genere innocua per gli umani. In quantità sufficiente però può causare dolorose coliche e mastiti nei cavalli, bovini e caprini; se non vengono curati tempestivamente questi disturbi possono portare anche alla morte dell'animale. Nei cani e gatti invece i sintomi di avvelenamento includono irritazione gastrointestinale, vomito e diarrea. Gli uccelli sembrano essere particolarmente sensibili a questo composto tossico: esso infatti provoca loro difficoltà respiratoria, congestione, apatia, perdita del piumaggio, accumulo di liquido intorno al tessuto cardiaco, che può portare ad asfissia, coma e morte. (Tratto da Wikipedia)

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Assicuriamoci che gli avocado siano maturi, e a temperatura ambiente Prepariamo la salsa: in una ciotola sale fino, e succo di limone Aggiungiamo poco olio extravergine di oliva Pepe nero a piacere Ed emulsioniamo per bene Incidiamo la polpa fino al nocciolo lungo tutto il frutto E ruotiamo in senso contrario l'una all'altra le due metà E il gioco è fatto... Non resta che togliere il nocciolo... Ed incidere a rombi la polpa, senza bucare la buccia: la salsa si distribuirà meglio possiamo condire noi, o lasciare che ognuno lo faccia da sé, con salsa sufficiente anche per crostacei o pesci Avocado al cucchiaio: “il frutto non frutto”... dagli antichi aztechi, a noi…

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