Insolita: spigarielli e cavulitti ripassati, ovvero Minestra napoletana
Cabbage sprouts cooked in a pan
Questa è la dimostrazione della variegata tipologia di broccoli e cavoli prodotta in Italia. La Minestra napoletana (o "Menestra") che a volte capita di trovare sui banchi dei mercati rionali (più raramente al nord e nel Lazio), di sovente in Campania e più a sud, altro non è che la mescolanza del Broccolo riccio a getti di Napoli (o "spigarielli", che niente hanno a che vedere con i broccoletti "friarielli"), e del Cavolo broccolo a getti (o "cavulitti", come li chiamava mia nonna). Entrambi si distinguono per la colorazione verde cupo e quasi "salvia-argentea" delle foglie.
Tempo di cottura: 40 minuti
Ingredienti: minestra napoletana (spigarielli e cavulitti); buon olio extravergine di oliva qb senza lesinare; aglio in spicchi, vestiti e schiacciati, a piacere; sale quanto basta; peperoncino secondo gusti
Fase 1
Prima mondiamo i getti già lavati e sgrondati dopo aver eliminato le parti eventualmente ingiallite: tagliamo la parte più dura del gambo dopo aver staccato le foglie più basse (se tenere non buttiamole). Per agevolare la cottura possiamo anche incidere in parte l'estremità del gambo tagliata di fresco.
ed eliminiamo la parte dura, lasciando solo l'intero getto commestibile |
Fase 2
In una padella capace di contenere tutta la"Minestra", lasciamo imbiondire 1-2 spicchi di aglio vestito e schiacciato, in buon olio extravergine di oliva (non lesinate). Quindi aggiungiamo le nostre verdure (se non dovessero entrarvi tutte, mettiamone una parte, e la restante solo dopo che la prima si sarà "abbassata").
Uniamo quindi almeno un paio di bicchieri abbondanti di acqua calda o bollente. Saliamo con poco sale grosso.
Saliamo e aggiungiamo acqua bollente |
Fase 3
Proseguiamo la cottura girando di tanto in tanto, ed aggiungendo altra acqua se necessario. Verso fine cottura eliminiamo l'aglio ed aggiungiamo del peperoncino a piacere. Non facciamo asciugare troppo il fondo.
Possiamo gustare questo controno rustico caldo o freddo, come accompagnamento di altre pietanze, o da solo. Il suo masssimo? Stretto stretto fra due belle fette di pane casareccio, come facevano una volta…
E portiamo a cottura evitando di asciugare troppo il fondo |
Cosa beviamo
Bianco, rosso o rosato della casa, va bene tutto purché non dolce. E comunque a seconda della pietanza che accostiamo a questa verdura.
Massime, citazioni, detti, proverbi e aforismi
"La verdura è una pietanza che vuol olio in abbondanza…" (Vecchio detto popolare)
"Jennaru zappatore; febbraru potatore; marzu broccolaru; abbrile fiorellaru; maju cerasaru; giugnu fruttarolu; luju metetore; austu briccocolaru; settembre ficoraru; ottovre ivaru; novembre vinaru; decembru frittellaru".
Una volta erano detti e proverbi a scandire la stagionalità dei prodotti della natura, e quindi i lavori da fare nelle campagne mese dopo mese, per l'arco dell'anno, quando ancora non si parlava di ninjo, ninja o buco nell'ozono… Come si evince da questo antico proverbio di Castel Madama (Roma) che A. Moreschini ha raccolto nel suo volume "Casteju bbeju tuttu vantu":
"Gennaio zappatore (si zappa la terra); febbraio potatore (si potano gli alberi); marzo broccolaru (si seminano-raccolgono gli ultimi broccoli); aprile mese dei fiori; maggio il mese delle ciliegie; giugno frutta o fruttuoso; luglio mese della mietitura; agosto mese delle albicocche; settembre mese dei fichi; ottobre mese dell'uva; novembre mese del vino; dicembre mese delle feste e delle frittelle".