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Cuciniamo con

Confettura di mirtilli e mele

Italian recipes: blueberry and apple jam

Tutte le proprietà benefiche dei mirtilli e delle mele racchiuse in un barattolo. Il gusto aspro ammorbidito dai toni zuccherini, il gioco delle consistenze, i sapori del bosco e della campagna arrivano al palato in un'esplosione di delizia. Solo mirtilli, mele e zucchero: il gusto unico della semplicità.


Tempo di cottura: 60-90 minuti

Ingredienti. Per 500 g di mirtilli: 500 g di polpa mondata di mele; 500 g di zucchero semolato

Occorrente: barattoli sterilizzati con tappo ermetico o a vite. Pentola in acciaio dal fondo spesso. Retina spargifiamma. Coperchio 

Fase 1

Mondiamo i mirtilli. Laviamoli e  tamponandoli delicatamente con un canovaccio. Disponiamoli in una ciotola, aggiungiamo la metà dello zucchero, mescoliamo e lasciamo macerare.

Dopo aver lavato e tamponato i mirtilli, mettiamoli a macerare con la metà dello zucchero

Fase 2

Sbucciamo le mele, togliamo semi e torsolo, tagliamole prima a spicchi e poi a pezzetti. Versiamole nella pentola insieme al restante zucchero. Poniamo la pentola sul fornello dove avremo messo lo spargifiamma. Mescoliamo, incoperchiamo, e lasciamo cuocere a fuoco dolce per una ventina di minuti. O almeno finché le mele rilasciando il loro liquido non saranno ammorbidite. Allora spegniamo la fiamma, inseriamo un frullatore ad immersione, e riduciamo le mele in purea. Nessuna preoccupazione se qualche pezzo sfugge rimanendo intero.

Disponiamo nella pentola le mele sbucciate, mondate e fatte a pezzi. Facciamole ammorbidire col coperchio a fuoco dolce con la restante metà dello zucchero; spegniamo la fiamma e riduciamo in purea col frullatore ad immersione

Fase 3

Riaccendiamo il fornello, aggiungiamo alla purea i mirtilli macerati con lo zucchero. Mescoliamo, incoperchiamo parzialmente e lasciamo cuocere la confettura a fuoco dolce, girando spesso per evitare che attacchi al fondo. Dovrebbe essere pronta in una mezz'ora. Per esserne certi facciamo la prova-piattino: sarà cotta a puntino se versandone un po' su un piattino, inclinandolo non scivolerà o lo farà molto lentamente. Spegniamo la fiamma.

Rimettiamo sulla fiamma; aggiungiamo alla purea i mirtilli col loro zucchero, e proseguiamo la cottura. Quando addensa facciamo la prova-piattino per saggiarne la cottura…

Fase 4

Con attenzione, proteggendoci con un canovaccio, versiamo la confettura nei vasetti fino a circa mezzo centimetro dall'imboccatura. Tappiamo, e lasciamo freddare a testa in giù su un tagliere o su una superficie non troppo fredda.

La nostra confettura salutare e gustosa è pronta. Etichettiamo i barattoli e conserviamoli in un luogo fresco, asciutto e buio. Può essere gustata fin da subito, ma è più buona se lasciata maturare qualche mese. Conserviamola in frigo una volta aperto il vasetto. 

Imbarattoliamo bollente in vasetti sterilizzati. Tappiamo, capovolgiamo e facciamo freddare. Quindi etichettiamo i barattolini e conserviamo la nostra confettura in luogo buio, fresco e asciutto. Teniamo invece in frigo i vasetti aperti

Note

Secondo moderne scuole di pensiero (dalle quali, senza polemica alcuna, personalmente ci dissociamo preferendo sempre prodotti freschi e di stagione), è possibile fare confetture anche da mirtilli, o frutti di bosco,  congelati. E' sufficiente farli scongelare a temperatura ambiente eliminando il liquido di scongelamento, e procedere nella preparazione come fossero frutti freschi.

Curiosità: fiammifero per togliere le macchie di mirtillo dai tessuti

Lo sappiamo: a causa dei tannini e delle antocianine che rilasciano il tipico colore ” bluastro”, è difficile liberarsi delle macchie che questi frutti provocano. Se per  smacchiare le mani è sufficiente strofinarle con del succo di limone, più difficile risulta farlo con i tessuti, sui quali può anche diventare indelebile se non si corre ai ripari tempestivamente. Importante è dunque agire subito evitando che la pigmentazione penetri nelle fibre della stoffa. 

Appena macchiato, se  è lavabile con acqua, un metodo empirico in uso tra le nostre nonne suggerisce di lavare prima il tessuto con acqua fresca e sapone:  si vedrà la macchia passare dal nero al viola pallido. Occorre poi lasciare asciugare un po' e quando il tessuto è ancora umido accendervi sopra un fiammifero con testa di zolfo, e tenerlo a una certa distanza in modo che la macchia riceva il fumo dello zolfo senza bruciare la stoffa. La macchia dovrebbe impallidire rapidamente fino a scomparire. Dicevamo, un metodo empirico, e ovviamente di fronte a tessuti delicati o a macchie secche meglio rivolgersi ad un professionista.

Massime, citazioni, detti, proverbi e aforismi

"Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino: di cos'altro necessita un uomo per essere felice?" (Albert Einstein)

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