Pasta alla bujaccara
Un primo veloce degno delle più tipiche e popolari trattorie romanesche
Avrebbe anche potuto chiamarsi "Pasta alla lì per lì..." perché questo è lo spirito con cui è nata: pochi ingredienti poveri ma buoni che già abbiamo in frigo o di facilissima reperibilità, abbinati con la stessa naturalezza del cuoco di una trattoria popolare, che con abilità crea piatti del giorno con ciò che di fresco trova al mercato. Una "bujacca" (anche bojacca o boiacca), termine che in senso dispregiativo intende un intruglio disgustoso degno di un trogolo, ma che i romani trasformarono nei tempi andati in definizione di piatto della ristorazione modesta, semplice e popolare, cibo economico e "grasso", ovvero fatto di ingredienti poveri ma abbondante e ben condito, da mangiare nelle trattorie dei vicoli, dal bujaccaro di turno, su tovaglie di carta, fra stornelli e litri di bianco dei castelli...
Tempo di cottura: max 20 minuti
Porzioni: 4
Ingredienti: Pasta formato a piacere, 360-400 g – Pancetta stagionata, 150-200 g – Pomodorini tipo datterini o casalino, 4 manciate (circa 350-400 g o a piacere) – Peperone, crudo, o arrostito spellato e mondato, 1 – Aglio, 1-2 spicchi – Cipollotto, 1 – Olio evo quanto basta – Sale qb – Peperoncino se piace – Basilico a piacere (sostituibile con prezzemolo fresco) – Eventuale: Formaggio grattugiato (grana o pecorino o mix dei due), a piacere
Fase 1
Tagliamo a dadolini la pancetta. Laviamo, asciughiamo e tagliamo anche i pomodorini. Peliamo 1 o 2 spicchi d'aglio lasciandoli interi. Affettiamo sottilmente il cipollotto. Laviamo e mondiamo il peperone privandolo di picciolo e semi. Affettiamo le falde e poi tagliamole all'incirca delle dimensioni dei pomodorini. Per chi non digerisce la pelle dei peperoni, possiamo usare un peperone arrostito, spellato, privato dei semi e tagliato più o meno delle stesse dimensioni
Puliamo e tagliamo il peperone delle dimensioni dei pomodorini. Volendo possiamo anche usare del peperone arrostito, spellato privato dei semi |
Fase 2
In una padella capace poi di contenere anche la pasta, facciamo scaldare in poco olio la pancetta; quando comincia a colorire aggiungiamo l'aglio e la cipolla, e a fuoco basso lasciamo imbiondire
Scaldiamo la pancetta ed in un velo d'olio facciamo imbiondire aglio e cipollotto |
Fase 3
Quando tutto è imbiondito uniamo pomodorini, peperoncino e peperoni; saliamo e a fuoco dolce lasciamo asciugare il liquido di vegetazione. Aiutandoci con un mestolino d'acqua cuociamo una decina di minuti, o il necessario affinché i pomodori rilascino colore, lasciando però ancora croccanti i peperoni. Eliminiamo l'aglio
Uniamo gli altri ingredienti, saliamo e facciamo appassire; con un mestolino d'acqua cuociamo una decina di minuti; eliminiamo l'aglio |
Fase 4
Nel mentre avremo calato la pasta in acqua bollente salata. Cuociamola al dente, scoliamola e versiamola ancora gocciolante nella padella con l'intingolo. Aggiungiamo abbondante basilico spezzettato al momento con le mani, un po' di formaggio grattugiato se piace, e saltiamo a fuoco allegro la pasta per amalgamare, per un minuto o due tenendo il fondo sempre morbido. Versiamo nei piatti; ancora un po' di basilico ed eventualmente di formaggio, e portiamo a tavola. Gli ingredienti ormai li abbiamo tutto l'anno: d'estate, in autunno, a primavera o d'inverno, mai "bujacca" fu così buona…!
Scoliamo la pasta al dente e versiamola nell'intingolo; aggiungiamo formaggio se piace ebasilico; saltiamo la pasta per sposare i sapori |
Note
– Le dosi sono indicative: il piatto nasce ricco e abbondante, regolate dunque le grammature secondo gli stomaci dei commensali
L'idea in più
– Possibile sostituire grana o pecorino con della ricotta salata grattugiata
Cosa beviamo
C'è da chiederlo? Un buon rosso, rosato o bianco dei Castelli Romani