Confettura pesche a cottura breve e intermittente

Da un vecchio metodo una delizia capace di esaltare mousse, gelati, ricotta e formaggi

All'inizio eravamo scettici: è una ricetta che risale ai tempi in cui le marmellate (si chiamavano ancora così, tutte) si facevano con pari peso di zucchero e polpa, e si cuocevano con un nonnulla di fiamma per almeno due ore. Come era possibile dunque all'epoca l'esatto contrario? Ma l'abbiamo sperimentata e ne siamo entusiasti. Funziona, eccome! Unico diktat che suggeriamo: per esaltarla al meglio, per colore, sapore e compattezza, è d'obbligo la Percoca, ben matura, e oltre allo zucchero null'altro... e sarà magnifica in purezza o con riccioli di burro o su mousse e gelati. Insuperabile su ricotta fresca di capra e su formaggi non stagionati

Tempo di cottura: una manciata di minuti

Ingredienti: Pesche di tipo Percoca mature - Zucchero: 500 g per ogni chilo di polpa pronta alla cottura (senza buccia e senza torsolo)

Occorrente: Pentola in acciaio dal fondo pesante - Spargi-fiamma - Mixer - Vasetti a chiusura ermetica sterilizzati

Fase 1

Sbucciamo le pesche; eliminiamo le parti ammaccate; tagliamole a fettine non troppo spesse e scartiamo il nocciolo

Pesche percoca: una delle più adatte a questo tipo preparazioni. Maturano fino a ottobre

Fase 2

Pesiamo la polpa ottenuta e mettiamola direttamente in una pentola larga d'acciaio dal fondo pesante. Dosiamo lo zucchero in ragione della metà del peso della polpa, e a cucchiaiate distribuiamolo su tutta la superficie delle pesche. Non mescolare. Copriamo con un coperchio o con la pellicola e facciamo riposare per 24 ore

Ricopriamo di zucchero le fettine di pesca sbucciate. Copriamo e lasciamo riposare per 24 ore

Fase 3

Trascorso il tempo mescoliamo bene, e con sotto lo spargi-fiamma poniamo la pentola su fuoco medio; calcoliamo solo qualche minuto di cottura dal bollore (max 5), quindi spegniamo la fiamma, mescoliamo, incoperchiamo e lasciamo freddare completamente a temperatura ambiente. A pentola fredda sotto al coperchio si saranno formate gocce di condensa del vapore: lasciamole ricadere nella pentola. Così per tutti i passaggi.

Rimettiamo sulla fiamma e cuociamo ancora (per la seconda volta) solo qualche minuto dalla ripresa del bollore (circa 3 minuti) ma stavolta col coperchio. Mescoliamo, rimettiamo il coperchio e lasciamo di nuovo freddare completamente


Questo il risultato: riaccendiamo la fiamma e riportiamo a bollore una seconda volta

Fase 4

A freddo, frulliamo grossolanamente col frullatore ad immersione. Mettiamo sulla fiamma per la terza volta. Ripetiamo l'operazione: di nuovo cottura solo pochi minuti (circa 3) dalla ripresa del bollore, col coperchio. Poi spegniamo. Facciamo la prova-piattino su piattino freddo di frigo, e se la confettura da fredda scivola con consistenza gelatinosa, riportiamo a bollore ed invasiamo. Altrimenti ripetiamo il passaggio una quarta volta ma senza il coperchio.

Chiudiamo i barattoli ermeticamente e lasciamo freddare a testa in giù. Quindi capovolgiamoli, etichettiamoli e conserviamo in luogo freddo, asciutto e buio. Una cottura così breve fa sì che le pesche mantengono più che in ogni altra confettura le caratteristiche del frutto fresco per colore, consistenza e sapore. Un nettare che consigliamo di gustare in purezza o con un velo di burro, o anche come complemento in coppe di mousse o di gelato. Insuperabile se accompagnata a ricotta fresca di capra e a formaggi non stagionati

Frulliamo grossolanamente; cuociamo ancora max 3 minuti col coperchio e facciamo la prova piattino: nel caso, imbarattoliamo, altrimenti ripetiamo il passaggio stavolta però a pentola scoperta

Per saperne di più: la percoca

- Le percoche o precoche sono diverse varietà di pesca con polpa compatta prevalentemente gialla talvolta diffusa di rosso, non spiccace, cioè col nocciolo saldamente aderente alla polpa, coltivate in diverse regioni italiane e che maturano fino a tutto ottobre. Per l'intensità del sapore e del profumo e per la compattezza della polpa sono tra le più adatte alla produzione dei migliori derivati della pesca: succhi, passati, polpa, frutta sciroppata e naturalmente confetture e similari

Curiosità: pesca, albicocca, o tutt'e due?

- Il nome percoca e il colore aranciato dei frutti ha portato alla falsa credenza, specialmente nell’Italia centro-settentrionale dove il prodotto è meno comune, che si tratti di un ibrido tra la pesca e l'albicocca. Ma la percoca è in realtà una pesca a tutti gli effetti. Vero è tuttavia che le forme precoca, percoca e percocca sono allotrope della parola albicocca, risalendo tutte all’aggettivo latino praecŏquus, cioè primaticcio. Va da sé dunque che la confusione è comprensibile...

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Pesche di tipo percoca: profumatissime e a polpa soda sono particolarmente adatte alla produzione dei migliori derivati della pesca, come appunto le confetture; maturano fino a tutto ottobre Peliamole, togliamo il nocciolo e facciamole a fette. Mettiamole in pentola con su metà peso di zucchero. Senza mescolare lasciamo riposare 24 ore Dopo 24 ore di riposo lo zucchero è naturalmente sciolto e le pesche avranno rilasciato il loro liquido Mescoliamo, mettiamo la pentola sulla fiamma e portiamo a bollore Lasciamo bollire le nostre pesche per qualche minuto (massimo 5) a pentola scoperchiata Spegniamo la fiamma, mettiamo il coperchio e lasciamo freddare completamente. Occorreranno un po' di ore La pentola è completamente fredda: sotto al coperchio le gocce di condensa del vapore; non sprechiamole e lasciamo che il liquido ricada nella pentola Questo il risultato: riaccendiamo la fiamma e riportiamo a bollore una seconda volta Facciamo cuocere stavolta un massimo di 3 minuti, e col coperchio. Spegniamo di nuovo la fiamma, e aspettiamo ancora che la pentola, incoperchiata, si freddi Ecco ancora il risultato Inseriamo il mixer, e frulliamo piuttosto grossolanamente Così, lasciando un po' di pezzi di polpa. Riportiamo a bollore e cuociamo ancora una terza volta, max 3 minuti Facciamo la prova-piattino: se una volta freddata la confettura scivolerà con consistenza gelatinosa potremo invasarla. Altrimenti ripetiamo il passaggio una quarta volta, ma senza coperchio Avremo già provveduto a sterilizzare barattoli e coperchi Riportiamo a bollore la confettura E con accortezza andiamo riempiendo i barattoli tappandoli via via. Subito dopo tappati capovolgiamoli a testa in giù Così, su una superficie che non sia marmo in modo da ottenere un raffreddamento del tutto naturale La cottura breve e intermittente permetterà che la nostra confettura mantenga quanto più le caratteristiche del frutto fresco Confettura pesche a cottura breve e intermittente: magnifica in purezza o con un velo di burro, o anche come complemento in coppe di mousse o di gelato. Insuperabile se accompagnata a ricotta fresca di capra e a formaggi non stagionati

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