Mousse di cachi e cioccolato zero cottura
Porzioni: 4
Ingredienti: Cachi maturi del tipo a polpa morbida (vedi in basso), 4 – Cacao amaro di qualità, 1 cucchiaio colmo per ogni cachi. Eventuale: noi che amiamo il dolce, abbiamo aggiunto 1 cucchiaio di zucchero semolato per ogni frutto
Occorrente: frullatore, o mixer
Fase 1
Per preparare i cachi non limitiamoci a togliere la cuticola, ma usiamo un coltello per pelarli eliminando anche la parte sottostante la pellicina, che potrebbe risultare rugosa al palato. In ultimo eliminiamo il picciolo
Con un coltello peliamo i cachi togliendo anche la parte sottostante la cuticola |
Fase 2
Man mano andiamo mettendo la polpa ottenuta nel bicchiere di un frullatore, o in un contenitore alto e stretto dove poter introdurre il mixer
Mettiamo la polpa nel bicchiere di un frullatore, o in un contenitore alto e stretto per mixer |
Fase 3
Aggiungiamo il cacao (setacciandolo direttamente nel contenitore dei cachi), ed eventualmente lo zucchero. Mescoliamo fino a far assorbire tutta la polvere di cacao in modo che non voli mentre frulliamo. Quindi frulliamo bene quasi montando
Aggiungiamo il cacao setacciato, ed eventualmente lo zucchero. Mescoliamo bene e poi frulliamo come se dovessimo montare |
Fase 4
Distribuiamo direttamente nelle coppette di servizio. Copriamo e lasciamo rapprendere in frigo un paio d'ore, sfruttando le proprietà addensanti del cachi. Togliamo dal frigo e lasciamo stemperare una decina di minuti. Intanto decoriamo come più ci piace, con ciuffetti di panna, frutta fresca, cialde semplici o bagnate nel cioccolato, granella di nocciole, mandorle o pistacchio, briciole di biscotto, o confettini di zucchero tipo codette o momperiglia
Distribuiamo nelle coppette di servizio. Copriamo e lasciamo rapprendere in frigo per un paio d'ore |
Note
– Quali cachi usare? Usiamo i classici cachi a polpa morbida e dolcissima, che solo a perfetta maturazione non “allappano”, ovvero non impastano la bocca a causa dei tannini che contengono. Si raccolgono quando sono già colorati ma ancora con polpa dura e aspra. Si fanno poi maturare con pazienza in una cassetta con paglia, ponendovi eventualmente accanto delle mele per accelerarne la maturazione. Oggi abbiamo l'opportunità di acquistarli già pronti al consumo, disposti sugli appositi vassoietti per conservarne l'integrità perché delicatissimi
– Questa mousse va fatta e mangiata nel giro di poche ore. Il giorno dopo tende ad espellere il liquido naturale dei cachi. In questo caso comunque sarà sufficiente toglierlo, e la mousse-budino sarà ugualmente ottima
L'idea in più
– Anziché le coppette possiamo usare dei bicchieri, nei quali versare metà della dose per coppetta, 2-3 cucchiai di panna montata o di crema pasticcera, e sopra la restante mousse. Dopo aver rassodato in frigo, prima di servire decoriamo con un fiocchetto di panna e briciole di savoiardi o di amaretto
– Sbricioliamo sul fondo delle coppette delle fette di pan di spagna o ciambellone fatte asciugare qualche ora all'aria. Sopra distribuiamo la mousse. Quindi decoriamo a piacere e serviamo subito senza far rapprendere in frigo
ParOlando in cucina: il cachi o il caco?
Lo sapevate che tanto al singolare quanto al plurale, si diche cachi? E questo vale sia per l'albero che per il frutto, anche se ormai usare la parola caco al singolare è diventato un errore d'uso comune difficile da sradicare. Se volessimo parlare dunque un italiano ineccepibile, dovremmo dire "quel cachi è un albero meraviglioso", oppure "ho mangiato un cachi dolcissimo, che non allappava affatto"…
Curiosità sui cachi
La pianta del cachi (o kaki), è anche conosciuta con il nome di "albero della pace", perché alcuni esemplari sono sopravvissuti alla bomba atomica che colpì Nagasaki, Giappone, nel 1945. Nel Paese del Sol Levante il frutto del cachi è noto anche come “loto del Giappone”: le prime coltivazioni infatti risalgono alla Cina e al Giappone nell’VIII secolo. Le proprietà nutritive variano a seconda del tipo di cachi (solo in Giappone ne esistono circa 800 varietà). Generalmente hanno alto contenuto di acqua, e carboidrati. In questi ultimi sono inclusi gli zuccheri naturali della frutta, che sono fruttosio e glucosio. Contengono inoltre bassa quantità di proteine e grassi, e fibre naturali di tipo solubile in percentuali non molto elevate. Nello specifico il nutrizionista evidenzia la presenza della pectina, presente anche in altri frutti come la mela, che fornisce la consistenza gelatinosa. Sono ricchi di vitamine A,B e C, betacarotene e potassio.