Antiche e insolite: talli di zucchine o, pardon, "grattaculi"

Italy. Old and peculiar: tender parts of plants zucchini

E veniamo ad un tipo di contorno che trae origine dalla piante di un ortaggio di uso comune: le zucchine. Non ne troverete nei mercati o nei canali delle grandi distribuzioni; più facile trovarne in quei mercatini rionali dove ancora esistono i banchi dei contadini, quelli veri. E questo è il momento giusto. Si tratta di parti delle piante delle zucchine, che specie  in questo periodo vengono estirpate prima che l'arrivo del grande freddo le faccia morire. Di queste piante vengono presi i talli (o tanni, o tenerumi nel gergo locale) più teneri, formati da foglie, gambi cavi e steli cui sono ancora attaccati fiori in boccio e zucchine di varie dimensioni. Sono rugosi a causa della miriade di "tenere spinette" di cui sono ricoperti. Per questo motivo a Roma e nel Lazio, dove vengono consumati da tempo immemorabile, e purtroppo oggi quasi scomparsi di pari passo con i banchi dei contadini, vengono chiamati con il colorito appellativo di, pardon, "Grattaculi", a significare il fastidio che danno alle parti basse di chi si china a raccoglierne. Si tratta di una verdura gustosissima, molto economica, dal sapore delicato ma decisamente meno insignificante di quello della zucchina. Che trova la sua massima espressione semplicemente bollita e condita con ottimo olio evo e un pizzico di sale; limone se piace, quando non ripassata in padella con aglio e peperoncino. E che contorno ne vien fuori! Ricordatevene nelle vostre gite fuori porta caccia di genuini prodotti della terra...

Tempo di cottura: 20-30 minuti

Porzioni: 4

Ingredienti: circa 1 kg e 1/2 di tanni da pulire; olio extra vergine di oliva italiano; limone da spremere; sale

Fase 1

Portiamo a casa i nostri talli o tanni, e cominciamo a staccare foglie e gambi più teneri. Entrambi con un coltellino tipo pelucchino vanno "sfilati" un po' come si fa con i gambi di broccoletti o puntarelle: a venir via saranno dei fili cui sono attaccate le "spinette"; se ne rimangono un po' non sarà un problema: renderanno solo un po' più "rugoso" il contorno. Ovviamente dobbiamo armarci di un attimo di sana pazienza, e non compiere il delitto di staccare gli apici delle zucchine, che vanno mangiate per intero così come per i fiori.

Boccioli, fiori e zucchine vanno lasciati interi e integri

Fase 2

Una generosa lavata in abbondante acqua concluderà il tutto. Mettiamoli a bollire in acqua bollente salata e a fuoco dolce per non disfare le zucchinette portiamo a cottura.

Scolano in attesa che l'acqua prenda il bollore...

Fase 3

Scoliamo delicatamente, versiamo nel piatto di portata.

...finché non saranno teneri; allora scoliamoli...

Fase 4

Condiamo con una generosa dose di buon olio extravergine di oliva 100% italiano, così come questo contorno. Limone solo se piace. Degno accompagnamento con delle fette di pane casareccio ad un secondo rustico o a base di salumi e formaggi o uova. Saggi, i cibi di una volta...

e serviamoli come in questo caso, olio buono e limone, come facevano i nonni dei nonni dei nostri nonni...

Curiosità

Paese che vai verdura che trovi: ma l'Italia, si sa, è una sola... i grattaculi non sono peculiarità solo di Roma o del Lazio. L'uso di mangiare i talli delle piante di zucchina è (o meglio era, sic!) più o meno diffuso in tutte le zone rurali del nostro Bel Paese, vocate alla coltivazione nell'orto di casa di quest'ortaggio.

Ne citiamo una per tutte: questa verdura in Puglia, specificamente nel Tavoliere, nel Gargano e nella Capitanata prende il nome di "I' tan' c' cozz' " i tanni di cucuzza, e consumata ripassata in padella con aglio, olio e peperoncino e qualche pomodorino a condire la pasta fatta in casa acqua e farina tipo cavatelli. Un piatto tipico locale d'altri tempi...

# Galleria fotografica

Ecco i tanni o talli o tenerumi di zucchina: da tempi immemori noti a Roma e nel Lazio come, pardon, "grattaculi" Boccioli, fiori e zucchine vanno lasciati interi e integri Iniziando dai gambi cavi cominciamo a sfilare... e con i fili verranno via anche le spinette Sfiliamo anche le fogliette tenere E i "ciccetti" Sciacquiamo in abbondante acqua Scolano in attesa che l'acqua prenda il bollore... Tuffiamoli in pentola... ...finché non saranno teneri; allora scoliamoli... e serviamoli come in questo caso, olio buono e limone, come facevano i nonni dei nonni dei nostri nonni...

# Ricette affini